L’abitudine al fumo di sigaretta danneggia gravemente i denti e i loro tessuti di sostegno attraverso vari meccanismi.
Cosa c’è nel fumo di sigaretta
La presenza di catrame e di sostanze irritanti o cancerogene, l’essiccazione delle mucose per il calore del fumo, la ridotta vascolarizzazione delle gengive che ne consegue, la proliferazione di forme batteriche anaerobiche (maggiormente aggressive), sono alcuni tra i molti fattori che determinano un danno nella bocca.
I rischi e le conseguenze del fumo di sigaretta sulla bocca e i denti
Le conseguenze sono svariate e tutte sono degne dell’attenzione del vostro medico di fiducia:
- Melanosi del fumatore: È una maggiore pigmentazione delle mucose orali dovuta alla stimolazione delle cellule che producono melanina. In questo modo compaiono macchie brune sulle gengive.
Lingua villosa: Con lunghe papille linguali che formano una specie di peluria scura sul dorso della lingua. Si forma una patina prima biancastra poi bruna sulla lingua per il rallentamento del ricambio delle cellule epiteliali.
- Gengivite e parodontite: La gengivite è una infiammazione, spesso sanguinante, della gengiva, spesso associata ad una scarsa igiene, aggravata dal fumo. La parodontite è una perdita del tessuto di sostegno dei denti che cominciano a muoversi. Anche la guarigione delle ferite è ostacolata, con perdita di impianti e maggiori insuccessi chirurgici. La gengivite ulcero-necrotizzante, prevalente nei giovani, vede nel fumo uno dei fattori principali per l’aggravamento del quadro.
- Leucoplachia: Patina biancastra sulla mucosa orale che non si rimuove al grattamento. Dovuta ad un aumento della componente cheratinizzata della mucosa orale. È una specie di “callo” che si forma sulle gengive che spesso regredisce con l’interruzione del fumo.
- Carcinomi: Spesso a cellule squamose, aggressivi, a volte come evoluzione di uno dei quadri precedentemente illustrati.
Se desiderate approfondire i danni provocati dal fumo di sigaretta vi consiglio di leggere questo documento del Ministero della Salute.
Per quanto di minore importanza, mi preme evidenziare sia il fattore estetico (per l’aumento di tartaro e il forte colore scuro che questo assume, in genere risolvibile con dentifrici specifici che però sono molto abrasivi), sia il fattore economico. Le sigarette costano? Si, ma in un modo che non immaginate! Oggi molti chiedono una terapia con inserimento di impianti: bene, nel caso dei fumatori il successo implantare si abbassa drammaticamente passando in media da oltre il 95% a meno del 60% con conseguente secondo intervento, allungamento dei tempi del trattamento, disagi e costi.
A questo proposito consiglio l’articolo dalla rivista RIS dell’ANDI numero 2 del 2015.
Aneddoto curioso: un paziente mi chiese «Dotto’… ma come fa ad accorgersi se ho fumato?» abbozzando un mezzo sorrisetto. Risposi: «L’impianto, quando lo tolgo, mi sporca i guanti di catrame!”. Fine del sorrisetto.
Lascia un commento