Quale dentifricio consigliare? E perchè? Sono davvero differenti tra di loro?
Cosa c’è dentro un dentifricio?
Innanzitutto chiarisco che il dentifricio aiuta ma non è indispensabile. Serve a profumare l’alito, a fare schiuma e ad asportare meglio lo sporco ma se ne potrebbe fare persino a meno usando meglio lo spazzolino.
In realtà la maggior parte dei dentifrici hanno poche reali differenze tra di loro: contengono tutti acqua fino al 70%, sali di calcio, allumino e silicio come abrasivi più una miriade di additivi, addensanti e gelificanti che aiutano anche a modificarne il colore e il sapore.
Da molti anni vengono aggiunti fluoro ed alcuni prodotti per migliorare l’efficacia antinfiammatoria e antimicrobica del dentifricio. Le differenze di efficacia sono molto limitate sotto il profilo dell’azione antinfiammatoria e antiplacca. Nei dentifrici per bambini sono necessarie bassissime quantità di fluoro per evitare i suoi possibili effetti tossici. Da alcuni anni sono entrati in commercio dentifrici che contengono idrossiapatite e fosfato di calcio per rimineralizzare lo smalto. Sono ottimi e danno meno problemi (più teorici che reali NELL’ADULTO) del fluoro.
Le composizioni in gel sono, in generale, meno abrasive di quelli in pasta o polvere e andrebbero usate in particolare con gli spazzolini elettrici.
Il dentifricio consigliato
In generale, nei casi in cui debba consigliare un dentifricio, scelgo prodotti che contengono idrossiapatite (solo a titolo di esempio, Biorepair®) piuttosto che fluoro. Questo perché suggerisco anche di non sciacquare subito la bocca dopo lo spazzolamento ma di sputare l’eccesso di schiuma e di aspettare almeno 10 minuti prima di bere o sciacquare la bocca: un dentifricio a base di fluoro determinerebbe un assorbimento eccessivo di questa sostanza.
Il colluttorio consigliato
Per quanto riguarda i colluttori, l’unica sostanza alla quale si riconosce un effetto disinfettante del cavo orale è la clorexidina 0,20%, che però deve essere usata pura, per pochi giorni e per non più di 20 secondi allo scopo di ridurre lo scurimento dei denti che si associa all’azione disinfettante di questa sostanza. Altri prodotti a base di oli essenziali hanno una efficacia molto limitata, sebbene il loro forte aroma dia una sensazione di freschezza che invece la clorexidina non dà. Usarli prima dello spazzolamento può aiutare nella rimozione della placca facendo da solvente e lubrificante.
Alcune situazioni particolari richiedono prodotti specifici, ma in questo caso è solo l’esame diretto di uno specialista che può orientare nella scelta dei prodotti necessari.
Marcello dice
Articolo interessante e “non di parte”. Mi ha soddisfatto la precisazione sulla clorexidina.